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Pulizia condotti d'aspirazione

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Normative sui condotti di ventilazione o aspirazione
NORMATIVE


La normativa di riferimento pubblicata in Gazzetta Ufficiale, in data 15 Maggio 2008, del Nuovo
Testo Unico (D. Lgs. N°81/2008, in attuazione dell’articolo 1 della legge n.123 del 3 Agosto 2007),
che contempla in maniera approfondita il fenomeno della contaminazione e del cattivo stato
igienico degli impianti aeraulici.In particolare nell’Allegato IV, al punto 1.9.1., dedicato
all’aerazione nei posti di lavoro, in relazione agli impianti aeraulici si prevede testualmente:
 1.9.1.3. “Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli,
manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.”
 1.9.1.4. “Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato
per la salute dei lavoratori dovuto all’inquinamento dell’aria respirata deve essere eliminato
rapidamente.”
L’art. 63 del Decreto, recante i requisiti di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, prevede al
suo comma 1° che “i luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti indicati nell’allegato
IV”.
Colui che ha il dovere di provvedere a che ciò avvenga è, ai sensi del successivo art. 64 comma
1°, il Datore di Lavoro. Se invece tale soggetto non provvede, è punito dall’art. 68 comma 1°
lettera b)“con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.000 a 10.000 euro”.
A tale profilo sanzionatorio se ne possono aggiungere poi altri due:
 quello di natura civilistica legato alla possibile azione di risarcimento per danno biologico
(ex art. 2043 cod. civ.) e per danno morale (ex art. 2059 cod. civ.).
 quello, di natura più propriamente penalistica, derivante dall’integrazione di alcune
fattispecie di reato colposo, come ad esempio quella prevista dall’art. 452 cod. pen. (Delitti
colposi contro la salute pubblica), dall’art. 590 cod. pen. (Lesioni personali colpose) e
dall’art. 589 cod. pen. (Omicidio colposo).
In una materia sottoposta a legislazione regionale concorrente in virtù della riforma del Titolo V
della Costituzione, anche se riferite ad un ambito territoriale ben delimitato assumono valore le
disposizioni emanate da tre diverse regioni italiane:
 la Legge Regionale Ligure 2 Luglio 2002 n. 24 ed il Relativo Decreto di Attuazione del 14
Maggio 2003;
 L’art. 10 della Legge Regionale Pugliese 23 Dicembre 2008 n. 45;
 L’art. 2 della Legge Regionale Lombarda 30 Dicembre 2008 n. 38 ed il relativo Decreto
della Direzione Generale della Sanità Lombarda n. 1751 del 24 Febbraio 2009.

Ad un gradino inferiore nella scala delle fonti normative, devono infine essere annoverate le
raccolte di Regole Tecniche o Linee-Guida degli Organismi Pubblici o Privati Nazionali ed
Internazionali (la violazione delle quali integra pur sempre l’elemento soggettivo del reato ai
sensi dell’art. 43 cod. pen., che cita gli “ordini” e le “discipline”) emanate per dare una completa
regolamentazione tecnica e procedurale alla materia in questione.
Tra di esse vi sono innanzitutto quattro importanti testi, emanati dal Ministero della salute sotto
forma di Linee-Guida e poi adottati dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le
Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano:
a) le “Linee-Guida per la Prevenzione ed il Controllo della Legionellosi”, adottate il 4 Aprile 2000;
b) le “Linee-Guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati”, adottate il 27
Settembre 2001;
c) le “Linee-Guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e
termali”, adottate il 13 Gennaio 2005;
d) lo “Schema di Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva
sugli impianti di climatizzazione”, adottato il 5 Ottobre 2006.
Poi, sempre nella stessa logica, possono essere prese in considerazione anche le seguenti
disposizioni:
a) ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro) – “Linee Guida per la
Definizione degli Standards di Sicurezza e di Igiene Ambientale delle Sale Operatorie”.
b) UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) – UNI ENV 12097:2007 “Rete delle condotte:
requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte”.
c) ASHRAE (American Society of Heating, Refrigeration and Air Conditioning) – STD 62.1-2004
and Addenda “Ventilation for Acceptable Indoor Air Quality”.
d) NADCA (National Air Duct Cleaners Association): ACR 2006 “Assessment, Cleaning and
Restoration of HVAC Systems”.
e) AICARR (Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e
Refrigerazione):“Linee Guida sulla Manutenzione degli impianti di climatizzazione” – Anno 2005.
f) AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici): “Procedure per la pulizia e la
sanificazione dei sistemi aeraulici – Anno 2005”.
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